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Lo incarica di ringraziare D.Maccolini [Arcip. di Rimini] e altri benemeriti CS per la singolare benevolenza. Circa l'Oratorio del Can.Venturini non può assicurare che cominceranno nel 1893. Vanno meglio le cose in Palestina.
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Lo incarica di rispondere alla proposta di alcuni signori di Grottamare che dovranno attendere sino al 1896. Augura buone feste natalizie. (Biglietto da visita)
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Esorta a pazientare per i problemi in Palestina [v. G9921328]. Quando D. Rua andrà all'inaugurazione dell'Ospizio si potràtentare qualche via per superare le difficoltà.
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A nome di D. Rua lo incarica di far visita all'Arciprete di Rimini D. Maccolini Ugo per trattare della casa che lì si vorrebbe acquistare. Chiede notizie sugli affari di Terra Santa. (All. lett. di D. Maccolini del 19/11).
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Prima che il Card. Prefetto firmi il Rescritto di Prop. Fide, fà osservare che non gioverebbe alle case della Palestina: i chierici perderebbero un anno se poi devono tornare in Italia, e i francesi non sapranno dove andare.
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Risolte le questioni con Propaganda Fide grazie al Patriarca di Gerusalemme [D.Belloni A]. Ha sottoscritto una convenzione gravosa per gli articoli imposti da P. Fide. Teme per i guai che può creare D. Bianchi [V. G9921336].
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Pensa di far visita al Cairo a Mons. Sogaro, se non si fermerà molto in Italia. D. Rua lo manda in Palestina per assistere agli eserc. e per osservare ''certi imbrogli'' [v. G9921328]. Andrà poi a Giaffa e Alessandria.
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La madre dei fratelli Fracchia è preoccupata perché Edoardo, uno dei due, non le ha comunicato l'esito della visita militare. (Cartolina postale)
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Per Genzano non è riuscito a far cambiare sentenza. Lo invita a fare tutte le opportune osservazioni per la sua casa quando andrà al CG; lo stesso scriverà a D. Armelonghi.
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Gli manda copia degli articoli pincipali che di solito introducono nei loro contratti. Chiede notizie sulla situazione non buona a Gualdo Tadino prima che arrivi Mons. Calai per trattare.
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Il progetto della casa di Orvieto è differito al 1893. Ad Artena la casa è in buono stato, la offrono a L. 1.800 annue. A Napoli si aprirebbe una casa di passaggio. La procura per Genzano e Castellammare è pronta.
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Ad Ascoli ha scritto D. Rua. Riguardo a Foligno lo incarica di rispondere al Vescovo [Federici F.] che si lamenta di non aver ricevuto lett. Da Castellammare sollecitano la sua visita. (Cartolina postale)
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Gli manderà la procura per l'acquisto a Castellammare. Riguardo a Foligno non possono accettare la proposta. Per Genzano D. Sala farà preparare un disegno quando si saprà con esattezza lo scopo della casa.
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Lo incarica di recarsi a Formia col Sac. Vincenzo Ruggieri Arciprete di Maranola (Gaeta) per visitare una casa per le suore da aprire quando potranno.
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Buona la proposta del Municipio di Artena per l'apertura di una casa sal.; non potranno però mandarvi nessuno prima di un anno.
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Gli consiglia il Sen. Lampertico e il Dep. Sanguinetti per risolvere la pratica del Parroco di Colle Salvetti. Lo incarica di dire al ch. Leoni che gli spedirà il suo foglietto di estrazione.
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Gli manda una lett. del ch. Rubino in cui adduce validi motivi per non andare a Macerata: lo incarica di fargli fare gli eserc. prima di mandarlo in altra casa. Dica a D.Rua che non hanno mai avuto proposte di case a Salerno.
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Gli comunica l'arrivo a Roma di D. Rua accompagnato da D. Francesia, che da La Spezia lo avviserà dell'ora esatta dell'arrivo. (Cartolina postale)
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Comunica il desiderio di D. Rua che si scelga in ogni casa un giorno del corrente anno per festeggiare il loro giubileo. (Cartolina postale)
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Lo incarica di dire al ch. Durando, che sta svolgendo il servizio militare che, se gli serve del denaro, deve rivolgersi a D. Monateri, dir. della casa da cui è partito. (Cartolina postale)
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Ha appreso dai giornali del viaggio a Napoli del loro Cardinale Protettore [Mons. Parocchi]; vuole sapere se potrà andare anche a Torino. (Cartolina postale)
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Pensa sia meglio rinunciare alla presenza di Mons. Parocchi ai festeggiamenti pel 50° dell'Oratorio, per evitare qualche spiacente dimostrazione, dato che si preannunciano giorni non lieti di radunanza contro le guarentigie.
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Lo incarica di ottenere dalla S.R.C. di poter cantare la Messa dell'Immacolata durante la settimana di festeggiamenti per il 50° dell'Oratorio e di far si che vi sia presente il loro Card. Protettore [Parocchi Lucido Maria].
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Comunica l'arrivo del Prof. Allievo Presidente della Commissione per il concorso alla cattedra di Pedagogia dell'Università di Napoli. (Cartolina postale)
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É contento che l'affare di Terracina sia finito [v. G9921301]. Ha incaricato D. Daghero di far visita al Sig. Cochi [v. G9921304] per presentargli le sue condoglianze. (Cartolina postale)
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Si chiede quale aiuto possa dare il Marchese Berardi alla casa di Terracina, che non è riuscito ad avviare il suo collegio di Ceccano; pensa sarebbe stato meglio provvedere il personale per la casa di Loreto.
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Caso D. Tinchi: tenne regolare condotta a Valsalice, mentre pessima era stata quella tenuta in Sardegna tanto da essere mandato via; tentò quindi di aggregarsi alla diocesi di Torino, ma non ci riuscì.
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Incarica D. Laureri della predicazione. Dispone che tutte le cose della casa di Terracina siano traslocate a Loreto. Comunica che Buzzetti è gravemente malato forse senza speranza: ne avvisi il nipote D. Antonio. (Cartolina)
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Invia la nota della distribuzione degli eserc. spirit. coi nomi dei predicatori. Lo incarica di fare le istruzioni a Torino; se non può, lo farà D. Laureri.
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Il ch. Colussi [Agostino] deve fare la visita militare; se partirà, sarà sostituito in congr. dal fratello [Paolo]. Porge i suoi auguri a Mons. Pechenino. Il Sig. Cochi ha ottenuto il pagamento delle rate di Terracina.
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Gli piacerebbe aprire una casa sal. a Ronciglione (VT) perché è vicina a Roma. Comunica la morte a Barcellona di Donna Dorotea Chopitea [3-4-1891] grande benefattrice, e quella del Dott. Despiney. D. Rua si trova a Trento.
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In Capitolo si è deciso di tenere aperta la casa di Terracina fino a fine anno [chiusa nel 1893]. Raccomanda la cura degli ammalati perchè non si aggravino. Non ha ancora ricevuto la Gerarchia Cattolica di Mons. Ciccolini.
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Gli rincresce che gli affari della casa di Terracina finiscano male; consiglia a D. Daghero di parlarne col sindaco e partire senza fare tanto rumore. La casa di Loreto è libera.
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Gli annuncia il suo prossimo arrivo a Roma. Comunica che D. Cerruti F. ha ricevuto il suo telegramma nel giorno in cui si rialzava dal letto dopo tempo e lo ha incaricato di rispondergli subito. (Cartolina postale)
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A nome di D. Cerruti gli conferma la sua disponibilità per il quaresimale a Roma e per un'altra predicazione prima di luglio. (Cartolina postale)
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Gli manda l'ultima lett. ricevuta da D. Cerruti in cui non può concedergli di andare a Roma come avrebbe voluto.
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Chierico sal. sollecita la sua richiesta per l'esame di abilitazione all'insegnamento del francese e chiede una raccomandazione perché non ha patenti né licenza [v.G9920776]. (Nota ms. aut. di D. Cerruti).
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Lo informa che dovrà sostenere a Roma l'esame di Teologia, così come gradirebbe che facesse il quaresimale sempre a Roma.
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Lo ringrazia del suo impegno per ottenere la commendatizia del Card. Vicario per il ''Manuale Biblico'' [v. G9920818]; Mons. Parini ne farà la traduzione della versione francese all'italiano; intanto la stampa va sollecitata.
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Occorre lett. commendatizia per il ''Manuale Biblico'' del Vigonese tradotto dai SDB e in procinto si stampa. Attende la nomina del Min. della P.I. per risolvere le cose a Loreto. Chiede ospitalità per il fratello di Ubaldi.
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Il ch. Giuganino non può insegnare a Foglizzo causa salute; al suo posto potrebbe andare Versiglia. Il ch. Pizzio può andare ad Orvieto al posto di Lanza, che va a Roma. Gli ha mandato programma e circ. di studi teologici.
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Lo incarica d'informare D. Armelonghi del trasferimento a Macerata di D. Nardelli. Raccomanda il ritiro delle patenti e altri documenti dagli uffici scolastici e civili prima di giugno. (Cartolina postale - luogo desunto).
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Raccomanda che D. Actis e Comin vadano in Sicilia [v. G9920814]. Il ch. Giuganino ha cominciato la scuola di filosofia a Foglizzo. Il trasferimento di D. Stardero andava deciso prima che D. Isnardi cominciasse il suo lavoro.
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In risposta alla richiesta fatta dal ch. Provasi Cesare con lett. del 9/10, lo autorizza a mandarlo a Trevi e poi a Valsalice prima del servizio militare. (Cartolina postale; luogo desunto dal timbro; all. lett. di Provasi).
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Assicura la presenza a Roma di D. Pentore solo dopo Natale. D. Conelli propone il ch. Versiglia L. per la scuola di Filosofia a Foglizzo: per ora c'è Giuganino. Il ch. Massazza G. va a Macerata e D. Dallero a Lanzo.
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Può mandare il diploma e il certificato di buona condotta a D. Montiglio destinato a Loreto per la 1ª Ginnasiale; sempre per la 1ª Ginn. D. Giordano attende un'autorizzazione. Comunica vari cambi di personale.
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D. Giordano sollecita l'invio del suo certificato di buona condotta. Non approva il cambio di Nardelli con D. Gallinari, meglio col ch. Iberti; mentre approva quello di Toselli con Stardero. D. Caimo A. sta bene.
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Comunica cambi di personale. Rifiutato a D. Giordano il riconoscimento del suo titolo scaduto di Prof. di matematica; D. Finco gli consegnerà la sua patente. (Nel P.S. aut. chiede se D. Pentore è disponibile pel quaresimale).
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Buona riuscita delle pratiche per l'apertura di Trevi. Gli manderà D. Truchi maestro elem. Dalle lett. d'ubbidienza che manda potrà vedere i cambi di personale. Ferraris G. torna allo stato laico ma resta in congr. (All. BV)
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Necessita il cambio di D. Toselli con D. Scaloni d'indubbia moralità, che come valente disegnatore potrebbe essere d'aiuto agli artigiani. Annuncia la prossima circ. di D. Rua sullo studio e sul nuovo testo dello Schüller.
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Propone il coad. Amizzoni S. come Prof. di matematica e Storia Naturale a Trevi, per fare così a meno di un esterno. (Il biglietto è accompagnato da una lett. di D. Marenco G. che lo consegnò a D. Cagliero.)
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Invia una lett. da recapitare. Per Terracina è stato deciso di ritirarsi e di pensare ad una casa a Trevi o a Orvieto; lo invita ad andare da lui per trattare del personale.
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Ringrazia dei voti degli esami di Teologia svolti nelle case romane. Riguardo al ch. Giuganino crede che D. Nassò abbia già scritto che può andare a Torino per iscriversi alla facoltà di Matematica. (Cartolina postale)
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Gli chiede spiegazioni sulle accuse mosse [da un prof. dell'Apollinare della cui lett. c'è un estratto in francese sul 2° f.] verso i SDB di lasciare troppo in disparte lo studio dei classici cristiani nei collegi romani.
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Comunica che D. Sala provvederà a Torino per la lapide e l'iscrizione di Mons. Cagliero G. sulla tomba di D. Bosco. Manderà a Terracina copie del programma scolastico; l'Antologia francese non è stata ancora pubblicata.
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Ringrazia Mons. Cagliero G. per la bella iscrizione per la lapide di D. Bosco, chiedendo il permesso di rivelarne l'autore. Gli comunica che D. Sala non è a Torino e la sua lett. l'ha data a D. Rua. (P.S. ms. aut.)
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Gli invia l'annuncio per l'inaugurazione dell'Ospizio, da far vedere al Card. Vicario prima di farla stampare. Lamenta i prezzi della stampa di un ms. di cui si sono fatti carico per amor del Papa. (All. biglietto dell'11/1).
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Gli chiede di rimandargli la lett. di Rinaudo [v. G9920775]. Ha mandato a Macerata il ch. Cappelli C. Fino al 1893 Catanzariti non può essere ammesso all'esame di Prof. di francese [v. G9921019]. (Cartolina postale)
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Invia lett. urgente da recapitare a Rinaudo, che si stà occupando a Roma del disegno di legge sull'istruzione secondaria. Ha ricevuto la lett. di D. Lago, che a lui raccomanda per la salute. (All. biglietto s.d.)
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Ha scritto a D. Fascie E. di mandare a D. Daghero la fede di nascita e l'attestato di buona condotta [v. G9920773]. D. Veglia G. può insegnare a una delle classi elem. evitando che si mandi un chierico. (Cartolina postale)