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Ribadisce al Ch. Cesana A. di Orvieto che non può chiedere sussidi finché non sarà prete [v. G9920609]. Chiede se va avanti la pratica per ottenere la cappella privata ad una signora di Locarno. (Cartolina; all. BV del 20/11)
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I letti per Genzano non sono ancora pronti; intanto ha spedito gli arredi per la cappella. D. Rua ha letto la lett. del tipografo Ruzzini sul coad. Pavoni e pensa convenga che risponda D. Armelonghi, anche per vie legali.
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Invia le generalità della Sig. Zucconi che, in cambio dei suoi possedimenti che cede ai salesiani, chiede di avere in casa una cappella per celebrare messa da D. Anzini suo figlioccio.
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Comunica che i letti per la casa di Genzano non saranno pronti prima di 40 gg. Chiede se ha ricevuto l'incartamento per il ricorso delle tasse di Penango. (Cartolina postale; all. altra del 2/12: annuncia l'arrivo dei letti.)
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Lo incarica di far redigere il Ricorso alla Commissione Centrale per l'esonero dalle tasse di categoria B e C, che l'agente di Casale continua a pretendere. I confr. di Quito sono stati cacciati. (All. BV di raccomandazione)
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Comunica che D. Rua accondiscende alle domande della Commissione di Orvieto. Raccomanda che il giovane di cui ha scritto D. Manassero sia accolto in Sicilia da D. Bertello. (Cartolina postale)
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Mons. Donati continua a chiedergli lo stampato in cui sono indicati i modelli delle divise da Protonotario Apostolico e i diritti ottenuti con questo titolo. (Cartolina postale)
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Invia L. 5000 per il debito Cucco e per le spese d'arredo della casa di Genzano. (All. altra lett. del 30/7 sullo stesso argomento.)
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Non crede conveniente mandare letti, materassi e biancheria da Torino a Genzano, per via delle spese di trasporto. Lo invita ad addebitare le spese degli eserc. spirit. alle singole case. (All. altra lett. s.d. stesso tema)
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Invia L. 340 di Mons. Donati che ha ottenuto il titolo di Protonotario Apostolico. É preoccupato per i tanti impegni di fabbricazioni assunti dai superiori, quando lui non ha nemmeno i soldi per pagare il pane ai novizi.
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Gli annuncia che si presenterà a lui l'exallievo Corradori per chiedere ospitalità presso il Sacro Cuore. (Cartolina postale)
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Il ch. Cesana A. non può chiedere sussidi per i familiari finché non sarà prete. Chiede ricevuta delle spese sostenute per l'oratorio privato di una malata. Il sac. Donati chiede se ha avuto il diploma di Protonotario Ap.
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Presenta e raccomanda la Damigella Rossano CS accompagnata dalla zia in pellegrinaggio, affinché procuri loro ospitalità presso le suore FMA o presso qualunque altro convento di suore.
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Precisa che le spese funebri di un chierico defunto [Osenga G. morto l'8/2] sono a carico dell'Ispettoria Romana cui apparteneva. Lo rimprovera di non soddisfare prontamente i debiti verso l'Oratorio. (Cartolina postale)
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Lo ringrazia della sentenza della Corte di Cassazione [v. G9920603] sulla questione del dazio sui beni di consumo; lo prega di mandarne una copia anche a D. Bretto. (All. lett. con stessa data sulla casa di Caserta.)
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Non può soddisfare la richiesta del Cav. Cucco di avere un acconto sul suo credito con la casa di Genzano. Saluta tutti e comunica che forse D. Rua parteciperà all'inaugurazione della casa di Genzano. (Cartolina postale)
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Raccogliendo notizie sul grazie ottenute per intercessione di D. Bosco, chiede informazioni su una suora portoghese: se vive ancora e dove ottenne la grazia. Non può dargli denaro poiché non ne ha neanche per i suoi creditori
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Chiede d'inviargli il testo della sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce che i generi di consumo non vanno soggetti a dazio dove manchi lo scopo di lucro come nei loro collegi.
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Invia un vaglia di L. 22.000 per la nuova casa di Caserta. Ringrazia delle indicazioni per ottenere la messa in cappella privata per un'ammalata. D. Donati pagherà L. 300 per ottenere il titolo [di Proton. Ap.: v. G9920569].
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Comunica che il catalogo della congr. sal. sarà pronto ai primi di febbraio e gliene manderà subito una copia. (Cartolina postale)
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Gli chiede di mandargli la supplica per ottenere il titolo di Mons. al Parroco di Trino. Intanto manda la lett. scritta a tal proposito da Mons. Leto a D. Bensi dir. a Trino. (Lett. scritta proprio sul 2° f. di detta lett.)
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Assicura di aver saldato il conto del Sacro Cuore verso l'Oratorio a tutto settembre 1895, come gli aveva detto D. Cagliero C.; ignorava però che ci fosse un conto a parte per le spese librarie. (All. lett. di Bertolé C.)
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Gli raccomanda un sac. che desidera ottenere il titolo di Protonotario Apostolico [D. Donati: v. G9920602] e che è disposto a fare un'offerta per la casa di Torino e per le missioni. (All. biglietto del 30/12: invia denaro.)
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D. Rua ha disposto che la somma promessa loro dalla Marchesa Mariani vada a coprire il debito col Cav. Cucco. Ringrazia D. Perino che si occupa della questione dei libretti bancari del defunto D. Dalmazzo F. [v. G9920565]
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Invia procura per procedere con la pratica di Caserta. D. Rua desidera sapere quanto possono disporre per il versamento della casa delle suore. Ricorda a D. Perino la questione dei libretti di D. Lavatello. [v. G9920565]
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Invia un biglietto da L. 500 del Vesc. di Sidone (Siria), che ottenne la somma da Mons. Richelmy, da rimettere al Rev. Padre Stefano Naggiar. (Data presunta)
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Non si è risolta con D. Lavatelli la questione dei 2 libretti bancari liquidati dal defunto D. Dalmazzo F.: lo incarica di verificare le somme che furono ritirate. (2 note ms.: una sulla morte di Mons. Lasagna e 4 suore.)
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La partenza dei miss. ha comportato molte spese. La questione del trasloco del cimitero di Lanzo si complica [v. G9920563], dato che né il sindaco né il funzionario sanitario sembrano ascoltare le ragioni dei salesiani.
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Lo incarica della questione sorta intorno al trasporto del cimitero di Lanzo in un luogo fuori dall'abitato; sembra che le autorità comunali propendano piuttosto ad ampliarlo, sconfinando così nel terreno dei salesiani.
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Gli consiglia di scrivere a D. Cagliero C. per l'affare della tipografia da aprire a Roma. (Cartolina postale)
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Lo incarica di raccomandare presso il Min. degli Interni Geronimo Demagistris, che concorre per la carica di Borgo S. Martino, la cui nomina gioverebbe molto ai SDB del luogo.
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Lo incarica del ricorso alla Commissione Centrale per Faenza; a tale scopo ha fatto spedire copia della decisione presa in favore di D. Lago e D. Rua. Ha avvisato D. Rinaldi che gli mandi copia di vecchi ricorsi. (All. lett.)
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D. Rua si rallegra dell'interessamento dimostrato dai confr. per il prossimo CG e li esorta a spedire proposte a riguardo. Raccomandazioni varie ai direttori e agli ispettori. (Destinatario incerto - all. copia)
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Si meraviglia della naturalezza con cui gli ha chiesto L. 10.000 in un periodo critico per i tanti debiti che hanno. Saluta D. Perino, al quale ricorda che per ben 3 volte ha chiesto dei biglietti ferroviari.
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Lo incarica d'inviare al P. Andrea Basili la documentazione dell'ex cuoco di Alassio ora frate Liberato Adamo. (La lett. è scritta sullo stesso foglio di quella di Basili e di Liberato.)
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D. Rua autorizza la costruzione del terrazzo a Genzano. Chiede se ha ricevuto una procura e lett. di D. Berto in cui chiede abitini e medaglie. (All. lett. del 29/5 del coad. Bertolé C. che dice d'inviare la suddetta procura)
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Dà istruzioni per un atto notarile. (Cartolina postale)
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In occasione della visita che farà alle case di Faenza, lo incarica di arrivare in un paesino vicino a Rimini per parlare con la Sig.ra Olimpia Mattei, che vorrebbe lì da tempo una casa sal. (Cartolina postale)
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In occasione del mese mariano richiama alla memoria dei dir. le sollecitudini che usava D. Bosco per infondere nei giovani e nei confr. la devozione a Maria A. (All. circ. del 31/5 in cui si compiace delle belle celebrazioni)
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Aggiustato l'affare di Paravia e sordomuti, riscuotendo l'ultimo semestre del 1894. Si farà lasciare per iscritto da Mons. Bisleti conferma del diritto di proprietà delle opere del fratello. Il ch. Ferrara può finire l'anno.
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Invia denaro per il debito Cucco e la relazione della visita alla tipografia di Genova [v. G9920550]. A Biella un sac. ha acquistato un terreno per i SDB con lo scopo di costruirci un oratorio festivo. Augura buona Pasqua.
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Il Col. Fonzano ex compagno di scuola di D. Guidazio raccomanda il giovane artigliere Biffendi perché sia accettato gratis al S. Cuore. Manderà qualcuno a Genova a controllare le macchine tipografiche.
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Dopo la tragica morte di D. Dalmazzo [v. G9920547], la consacrazione di Mons. Costamagna allieta la congr. sal. Comunica la nomina a Isp. di Francia di D. Vespignani G. Il Cons. Prof. raccomanda l'art. 487 delle Delib. Capit.
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Comunica che i Superiori sono contrari all'andata del ch. Ferrara a Torino e del ch. Santas in Portogallo, sono piuttosto del parere che vadano a casa loro. Si vorrebbe che Mons. Costamagna fosse consacrato a Torino [23/5].
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La morte di D. Dalmazzo F. per mano di un assassino causerà un enorme scandalo, considerando che l'uccisore è un confr., il ch. Nisi Luigi, e che ha alle spalle una cattiva reputazione nella sua patria. [v. G9920545]
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Caso del Sac. Marsilli Lodovico che chiede la riabilitazione al sacerdozio. (All.: lett. di D. Belmonte al Marsilli e di questi a D. Cagliero e alla S. Congr. del S. Uffizio; lett. di Fr. Giacinto Agnesi e del Sig. Lombardi.)
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Invia lett. del Barone Manno sulla ricerca araldica del Barone Federico di Napoli cognato del Card. Rampolla. Comunica la disgrazia di D. Dalmazzo F. colpito al volto da uno sparo [muore il 10/3: v. G9920547]. (All. lett.)
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Giunti i miss. in Cile, dopo il rischio di un naufragio, e D. Rua in Palestina. Fà alcune raccomandazioni con quelle del Dir. Spirit. e del Cons. Scolastic. (Nota ms. sul verso del 2° f. - all. 2 copie e un biglietto ms.)
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Comunica la disapprovazione di tutti i capitolari sull'affare Armelonghi. Accusa ricevuta della licenza per il digiuno. (Cartolina postale)
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D. Rua è in Palestina per alcuni affari della congr. Arrivo dei miss. in Brasile, Messico e Venezuela. Elez. di Mons. Costamagna a Vic. Ap. di Mendez e Gualaquiza e D. Vespiganni a Isp. di Francia. (Destinatario presunto)
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Invia il solito denaro per il Sig. Cucco. Comunica di aver ricevuto il suo ultimo resoconto. D. Cerruti e D. Sala sono stati a Torino per festeggiare S. Francesco di Sales. D. Rua si trova a Nizza, poi andrà a Marsiglia.
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Comunica gli spostamenti di D. Rua, che sarà a Nizza fino al 27/1, poi patirà per Marsiglia e per la Palestina. La faccenda di D. Garlasco si fà seria: vorrebbe che il superiore prendesse provvedimenti per evitare sperperi.
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Invia denaro per il debito Cucco. D. Rua è partito. Gli ammalati migliorano [D. Cerruti e D. Sala]. (All. BV del 18/1 in cui gli raccomanda di dare ospitalità per una settimana al confr. Gastaldi.)
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Comunica che D. Rua è disposto ad acquistare un villino. Col Sig. Cucco si è stabilito di dargli L.5000 al mese. D. Pentore farà parte del Sacro Cuore; D. Cerruti si è riammalato mentre D. Sala migliora. (Cartolina postale).
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Lo rassicura di aver distribuito le sue lett. Chiede cosa sa della questione delle tasse e se può parlarne a Giulitti. D. Cerruti è partito per Alassio.
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Raccomanda la conferenza ai CS, l'associazione alle LC, la lettura in pubblico del BS, l'osservanza degli artt. 404 e 405 delle Deliberazioni e la visita alla Biblioteca della casa. (Destinatario presunto - all. copia)
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Comunica che non sono in grado di corrispondere alla proposta del Cav. Cucco e non può soddisfare la domanda di D. Perino; a lui manderà le sentenze come deciso. (Cartolina postale)
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I Superiori autorizzano l'acquisto di una macchina tipografica per la casa del Sacro Cuore, purché la faccia prima valutare da un apposito perito. (Cartolina postale)
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Risponde a lui e a D. Bilieni: si può accettare qualche giovane a Castellammare; D. Bilieni non faccia più ''passi falsi''; D. Perino invii le sentenze che gli ha chiesto. Alcuni confr. sono in fin di vita. D. Sala migliora.
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Manda L. 4000 per il debito Cucco, delle quali L. 150 sono frutto delle predicazioni di D. Pentore. Gli spiace per la morte di D. Cagnoli.