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A nome di D. Rua comunica di togliere dal programma scolastico di Gualdo le scuole ginnasiali. Lo invita a presentare le sue proposte per la distribuzione del personale, che si presenta difficile data la penuria di maestri.
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In risposta alla sua del 27/7 consiglia di chiedere al Municipio di Genzano L. 3000 annue per la paga dei maestri delle scuole affidate ai SDB [v. G9920850] con l'esonero dalla tassa di ricchezza mobile.
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Chiede aiuto per risolvere la pratica del fratello di D. Ubaldi presso il Min. delle Finanze. Chiede se Zublena ha preso la licenza liceale. Prima di un anno non possono accettare le scuole elem. a Genzano [v. G9920850 e 51].
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Scriverà a D. Armelonghi di tornare a Macerata: la sua prolungata assenza è motivo di scandalo. D. Rua spera ancora di prendere le scuole elem. a Genzano, contando sulle FMA [v. G9920850].
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D. Rua è tornato da Genzano dove il Comune gli ha proposto l'affidamento di 6 scuole elem.; per ovviare alla mancanza di maestri patentati gli propone di valutare l'eventualità di chiamare le suore FMA e di sentirne il parere
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Gli manda i due chierici polacchi Pilz Giovanni e Mlynarski Vittorio: uno è destinato a sostituire il ch. Svampa Angelo M. al Sacro Cuore, l'altro va a Castellammare; entrambi però non sono in grado di fare la 1ª ginnasiale.
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Chiede il suo parere sulla richiesta del ch. Vespignani B. che, per evitare il servizio militare, chiede d'essere trasferito all'estero, anche per il ch. Nardella G. [la lett. di Vespignani è sul 2° f.].
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Chierico sal. reclama il compito di maestro di musica che gli è stato affidato e che non riesce a ben espletare a causa di un ch. che lo contrasta. Porge auguri onomastici.
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Approva la sua decisione di mandare Cataldi a Castellammare [v. G9920844]. Ha ricevuto la riduzione sul Piroscafo per sé e D. Bertello. Chiede se ha presentato i documenti di D. Chiesa e D. Ciprandi.
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Ha saputo che il Crispi è tornato a Roma: lo incarica di recapitargli una lett.
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Scrive su consiglio di D. Cerruti della richiesta del Provv. degli Studi di Napoli d'inviare nomi e attestati dei docenti del suo istituto. (Nota ms. aut. di D. Cerruti che consiglia Nicastro, Cataldi, Vespignani e Brancati).
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Chierico sal. vorrebbe riuscire a prendere la licenza liceale prima dell'eventuale servizio militare, che sarebbe disposto a disertare andando missionario in America. (Note ms. aut. di D. Cerruti per D. Cagliero).
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Ispettore Scolastico di Genova chiede aiuto per ottenere notizie dalla biblioteca vaticana sui Vescovi di Varazze nel Medio Evo. (A margine D. Cerruti in una nota ms. aut. chiede a D. Cagliero d'incaricarne qualcuno).
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Ha accettato Vespignani B. come asp. a Castellammare, dove può fare da maestro elem. In un disastro ferroviario in Brasile perdono la vita Mons. Lasagna, D. Villaamil suo segr. e 4 suore FMA tra cui l'Isp. Sr. Teresa Rinaldi.
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Invia risp. a Laureri sulle Letture Drammatiche. D. Starace temporaneamente a Macerata come catechista. D. Calvi può provare l'esame di abilitazione. A Faenza sono andati i ch. Tartaglia e Zuliani. (Correz. e P.S. ms. aut.)
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Gli manda il ch. Crippa C. destinato a Gualdo Tadino. Presto manderà un maestro a D. Bilieni. Approva il lavoro sul testo di geografia di D. Scaloni. D. Porro sostituisce ad Alassio D. Rocca L. che va a Torino.
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Disposizioni per il personale di Castellammare (Can. De Felice e D. Starace R.). Ch. Zanni nominato maestro comunale. Gli manda le patenti di D. Rinetti F. Non ha nessun prete da mandare alla casa di Orvieto.
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Non occorre altro ch. a Trevi: basta Pappalardo G. Dispone che il Prof. Riccardi insegni francese al IV° Ginn. D. Truchi destinato in Francia. Serve un confr. romano a Castellammare al posto di Travaini. (Luogo presunto)
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Invia lett. dell'Ing. Profumo perchè lo impieghi come prof. di matematica a Trevi dove va anche D. Borio. Cambi di personale a Castellammare. (All. lett. di Profumo con note ms. aut. di D. Rua e D. Cerruti e risp. di Carlini)
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Comunica il parere favorevole dei superiori di mandare a casa il ch. Corte, passando prima a Torino per parlare con D. Rua. Ha consegnato a D. Rua la sua relazione sulla casa di Trevi.
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Ha ricevuto la lett. di D. Veglia del 19/5 e del ch. Giovannucci del 16/4, che chiede di dedicarsi alla musica. Dica a D. Scaloni di scrivere le osservazioni chieste ai confr. con la circ. sul VII° CG. (All. suddetta circ.)
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Chiede se ha ricevuto le recenti statistiche sui convitti, di cui gli manda il questionario per farlo conoscere ai direttori. D. Sala dà segni di cedimento a livello cerebrale [morirà il 21 maggio dello stesso anno].
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Manderà a D. Armelonghi un sostituto del ch. Baracchia. Lo incarica di dire a D. Daghero che il ch. Corte vuole fare l'esame di licenza liceale. Invia lett. per il Comm. Gioda con preghiera di rispondere subito.
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D. Rua accetta la proposta di lasciare il ch. Zanoni Enrico all'Ospizio del S. Cuore. Non ha personale da mandare a Castellammare: il ch. Nardella Enrico potrebbe fare un po' d'assistenza. (Cartolina postale)
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Ha detto a D. Bilieni L. che assumeranno la scuola elem. di Scanzano (frazione di Castellammare). Approva il cambio del ch. Gardano con Ferzero. A Sampierdarena c'è bisogno di D. Colussi. (P.S. ms. aut. su pratica Garlaschi)
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Approva il cambio che propone del ch. Ferzero Antonio col ch. Cardano Pietro. (Cartolina postale)
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D. Tomatis è atteso ad Alassio e Bordighera. Vuole sapere se il ch. Nicastro ha portato a Paravia le 30 lire per pagare un debito di D. Cogliolo.
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Ha risposto a D. Armelonghi spiegandogli il caso del ch. Prof. Muzzo che li piantò andando in seminario. Manderà un ch. pianista a Trevi. É d'accordo su Iberti vice prefetto. Sollecita D. Ruffino perché vada a Valsalice.
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Lo ringrazia per aver ben destinato Frigo e Vignolo; a quest'ultimo comunica che per fare l'anno di volontariato basta la licenza liceale. D. Bilieni L. è il nuovo dir. della casa di Castellammare. (Luogo incerto)
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Ha scritto a D. Nardelli di andare a Torino. D. Pentore andrà a Bra per il mese del Sacro Cuore. Gli manderà D. Colussi, appena D. Sammory riacquisterà l'uso del braccio. Il ch. Tettamanzi andrà all'Ist. Leonino di Orvieto.
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A nome di D. Rua concede che D. Fracchia resti a Roma e il ch. Capelli lo sostituisca a Londra al più presto. Sollecita la partenza di D. Tomasetti F. per Torino, da cui poi andrà a Liegi. Attende il ritorno di D. Lemoyne.
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Chiede spiegazioni sulla mancata pubblicazione del Regolamento e Programma per gli esami di abilitazione del Paravia nel Bollettino del Min. della P.I. Desidera inoltre notizie sull'andamento degli studi alla Gregoriana.
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Annuncia l'arrivo a Faenza di un ch. al posto del coad. maestro Tagliaferri. Consiglia di sostituire il testo scolastico dello Schulty con un testo sal. come quello del Donato. Augura buona festa del Sacro Cuore.
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Lo ringrazia delle notizie sugli esami straordinari e della relazione sugli studi teologici dell'Isp. Romana. Questione del testo scolastico che i SDB non avranno finché non alzeranno il livello degli studi.
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Ha bisogno di sapere se è uscito il decreto con cui il Min. della P.I. Baccelli ristabilisce per un triennio gli esami straordinari di abilitazione. D. Pentore gli ha portato notizie del Sacro Cuore e i suoi saluti.
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Gli rimanda il testamento del Sig. Cinti ricopiato e corretto; gli consiglia d'informarsi se la casa è gravata da ipoteche e se ha debiti; sarebbe meglio se lasciasse una memoria fiduciaria per evitare la tassa di successione
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Invia L. 2000in parte per le sorelle Pagliaroli. Chiede a chi deve annotare le L. 1100 che gli ha precedentemente spedito [v. G9920643]. Augura buone feste natalizie.
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Gli comunica che può tenere la somma di L. 1100 e lui la noterà a conto delle sorelle Pagliaroli. Ha scritto a D. Simonetti come procurarsi copia della decisione sulle tasse. (All. lett. del 27/10 con cui invia il denaro.)
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Lo incarica del ricorso da presentare alla Commissione Mandamentale per le tasse che vengono rivendicate dall'agente di Moncalvo, facendo presente che D. Porta non è più Dir. di Penango, ma cappellano a Pavia. (Nota ms.)
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Lo incarica di avvisare subito D. Solano di tornare a Torino, dov'è atteso per i preparativi di una partenza. (Cartolina postale)
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Invia L. 4000 per il Cav. Cucco lamentando le difficoltà incontrate per trovarli.
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Gli consiglia di concludere l'acquisto a Gualdo Tadino lasciando a parte la villa e facendosi dare procura da uno dei confr. orfani. (Cartolina postale; all. altra del 24/9 in cui gli consiglia di passare tutto a D. Perino.)
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Gli manda L. 6000, felice di sapere che non ci saranno altri lavori a Genzano. Presto avranno il nuovo Arcivescovo, quindi sollecita l'invio dei moduli per cominciare i lavori del Processo di D. Bosco. Peggiora D. Lazzero.
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In data 19/3/1896 si concedeva alla Damigella Anna Conti Meana l'oratorio privato col permesso di erigere l'altare nella sua camera: chiede se basta del mobilio per separare l'altare dal letto. (Cartolina postale)
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Gli manda copia del ricorso presentato all'Intend. di Finanza di Torino e Genova per una tassa che cercano d'imporre sull'usufrutto di stabili ceduti dal defunto D. Buzzetti a D. Rota, anch'egli defunto. [v. G9920655,56,57]
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A nome di D. Rua lo nomina Postulatore della causa di D. Bosco e gli lascia la libertà di scegliere le persone che meglio stima affinché cominci presto i lavori.
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Lo informa che il giorno 20 di ogni mese raccoglie osservazioni per la lettera circolare, quindi se ha qualcosa da far notare gliela mandi entro il giorno 25. (Cartolina postale)
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Comunica che D. Rua ha stabilito che non possono assumersi altre spese per altri lavori a Genzano e, quindi, non possono accettare la richiesta di L. 10.000 da parte del Cav. Cucco. (Cartolina postale)
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Invia del denaro per la Sig.ra Pagliaroli. Gli ricorda di occuparsi della pratica per ottenere gli oratori privati ai giudici della causa di D. Bosco [v. G9920629]. Non trova il biglietto che gli ha inviato.
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Le ristrettezze economiche del momento lo costringono a mandargli solo L. 2000. Lo ringrazia del resoconto inviatogli.
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D. Racchietti gli ha assicurato che c'è tempo per le pratiche necessarie per evitare che i documenti della causa di D. Bosco passino il dazio, dato che la loro partenza è stabilita per domenica [11/4 - v. G9920628].
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Propone di offrire ai giudici della causa di D. Bosco l'indulto dell'oratorio privato per riconoscenza; il Can. Sorario gli ha dato un biglietto per chiederlo per il Teol. Morozzo e per l'Avv. Alasia. (All. il biglietto )
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Chiuso il processo di D. Bosco, quale Postulatore pro-forma della causa è stato incaricato di accompagnare i documenti fino a Roma insieme a D. Racchietti e vorrebbe che uscissero senza passare il dazio per non aprirli.
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Lo informa che D. Fracchia Edoardo figurerà in elenco nella casa di Faenza dall'inizio dell'anno e che ha aggiunto a Roma il personale dirigente insegnante di Genzano come casa dipendente. (Cartolina postale)
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Lascia a lui decidere se assicurare o meno contro gli incendi l'Ospizio del Sacro Cuore, rivolgendosi al Cav. Luigi Velo Isp. in Roma della ''Soc. Anima'' di Torino. (Cartolina postale - luogo presunto)
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Lo ringrazia delle informazioni [per l'esonero delle tasse di categoria B e C: v. G9920616]; la faccenda non sembra risolversi dato che le loro ragioni, riconosciute dalla Commissione Provinciale, non sono più considerate.
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Lo incarica di far in modo che il Card. Vicario o altro insigne personaggio scriva a D. Rua chiedendo che venga introdotta nella congr. sal. la Musica Sacra; propone a tal uopo che D. Pagella vada a Ratisbona a studiarla.
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Invia L. 3000 per il debito Cucco. Chiede se ha ricevuto notizie sulla cappella privata per la Sig.ra Zucconi; a tal proposito ha di nuovo scritto a D. Mellano G.
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Comunica che D. Mellano G. ha parlato con Mons. Molo per la pratica della Sig.ra Zucconi che desidera una cappella privata. Prima di partire da Torino ha chiesto a D. Rua di mandare denaro al Sacro Cuore.
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Gli spiega che per un errore D. Perino non è stato citato nel nuovo elenco e che comunque non fa più parte della casa del Sacro Cuore. (Cartolina postale - luogo presunto)