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Va bene nelle cose spirituali e materiali. Ringrazia per il bene che gli è stato fatto. Informa sulla sua vita e sul suo lavoro di assistente sal.
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Chiede il permesso di recarsi a casa per vedere i familiari.
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L'8 dicembre un compagno riceverà il presbiterato: chiede di poter ricevere gli ordini minori in quell'occasione.
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Gli raccomanda il ch. Falabruzzi che farà gli eserc. spirit. il 26/9. (All. postilla di D. Laureri a D. Cagliero C. del 23/9 in cui chiede se il ch. Falabruzzi deve recarsi a Macerata o a Torino. (Luogo presunto)
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Si trova bene ad Alassio dove ha trovato il vero spirito salesiano. Le occupazioni non gli mancano: scuola, assistenza ecc. (Mancano luogo e data, ma dal contesto si capisce che è Alassio, dicembre 1897.)
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Ringrazia per la sua lett. Adesso che cominciava ad adattarsi a La Spezia ha saputo che sarà inviato ad Alassio, ma prima si fermerà qualche giorno a Sampierdarena. Chiede una lett. ministeriale di Trevi e la licenza liceale
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Prima di partire da Roma ringrazia. Ha il sospetto che sia stato inviato altrove perché si sono stancati di lui e chiede perdono.
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Continua la relazione sulla fondazione della Missione Salesiana tra i ''Jivaros''[iniziata in G9950348]. Hanno sofferto la fame. Chiedono aiuto alla S. Sede.
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Lunga descrizione del viaggio dall'Oriente all'Equatore per la fondazione della missione sal. tra i ''Jivaros''. (Continua in G9950349 - all. lett. dove chiede aiuti alla S. Sede poiché sono in uno stato di miseria totale)
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Non ha ricevuto risposta alla domanda di essere ammesso al suddiaconato. Chiede che i trattati di Teologia gli siano registrati presso D. Albera.
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A causa del suo male non ha potuto far scuola. Chiede di essere ammesso ad un altro lavoro: in segreteria, in sacrestia o in cucina. Per guarire è disposto a subire qualsiasi tipo di operazione. (Luogo dedotto dal testo)
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Ha saputo che suo padre, colpito da epilessia, è stato allontanato da Castellammare e chiede che sia accettato in un'altra casa; il male lo colpisce 2 o 3 volte all'anno e può essere tenuto a bada con specifiche medicine.
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Ringrazia per aver accettato il padre a lavorare a Castellammare. Chiede di essere trasferito in una casa vicino al padre.
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Vuole essere informato su quanto è stato stabilito per il coad. sarto Pasquali: se va a Frascati o a Macerata. Domanda se ha disposto un coad. per la casa di Jesi.
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La sua destinazione sarà Nizza Marittima e chiede che lì gli siano spedite le sue cose. Ha sentito dire che i superiori di Roma non sono soddisfatti di lui, ma ha poi scoperto che non era vero. (L'autore è un coad.)
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La casa di Bernal è Noviziato e Aspirantato. C'è soltanto un prete, per questo i superiori vogliono che il ch. Martinasso sia presto ordinato sac. Chiede che gli venga inviato un libro.
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Chiede di fare gli esami e di ricevere il diaconato a Roma. Prega di dargli il certificato di diaconato di suo fratello. (L'autore è della casa di Roma; all. 2 lett. una del 2/9 dove ringrazia per aver ottenuti questi favori)
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La madre è ammalata e il fratello è senza lavoro; per lui chiede un aiuto per trovarne uno. (L'autore è un ch. della casa di Alassio - all. postilla di D. Cerruti che raccomanda la petizione.)
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Si trova a Mathi dove attende che gli faccia visita. Spera di vedere presto il fratello che è a Lanzo. D. Cerruti vuole trovargli una casa in un luogo più adatto alla sua salute. (L'autore è della casa di Faenza.)
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Terrà conto di uno dei raccomandati. D. Filippello è stato nominato Vescovo. (L'autore è il dir. di Firenze; all. 2 lett. una di novembre e l'altra di dicembre nelle quali D. Febraro raccomanda persone che visiteranno Roma.)
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É a Roma per gli eserc. spirit., che però non si faranno più li: attende ordini. (L'orig. non ha data, ma con i dati della lett. e l'elenco dei SDB si deduce che sia il 26.9.1897, anno in cui l'autore passa a Macerata.)
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Dovendo passare per Roma chiede gli sia ottenuta la grazia di vedere il Papa.
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Per le pratiche del suo diploma ha bisogno di svolgere qualche lavoro; chiede se D. Cerruti ha un lavoro di studio già compilato, o che i superiori gliene assegnino uno. (L'autore è un sac. sal. della casa di Roma.)
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Avendo la madre ammalata chiede se deve abbandonare la congr. Il Vescovo sarebbe disposto ad ordinarlo come sac. diocesano. Nel paese cerca vocazioni per i SDB. (L'autore è un chierico della comunità di Roma.)
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Dopo un anno che è a Genzano svela al superiore in una specie di rendiconto la sua vita di religioso, di salesiano e di studente.
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Essendo Vice Parroco ad Almagro chiede di pttenergli dalla S. Sede la facoltà di benedire l'abitino del Carmine e di altri oggetti religiosi.
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Ringrazia dell'affetto e delle cure ricevute per 4 anni a Roma. Chiede gli siano inviati i libri che ha lasciato a Roma.
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Auguri per il Natale. Ringraziamenti per i benefici ricevuti. Promessa di preghiere.
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Annuncia di aver cantato il giorno prima la sua prima messa e di averlo ricordato; ha anche chiesto al Signore di proteggere la casa del Sacro Cuore. Il Dir. D. Manassero lo ha coperto di gentilezze. [L'orig. è in G9950213]
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Ha ricevuto in poco tempo gli ordini minori, suddiaconato e diaconato e avrà il presbiterato per Natale. Elogia l'opera del nuovo dir. D. Manassero. (All. lett. di D. Manassero- v. G9950212 e copia di lett. di D. Terrone)
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L'essere stato educato da piccolo dai SDB di Roma gli dà confidenza per chiedere di essere ammesso alla professione. (Senza data ne luogo, ma l'autore era novizio a Genzano e professò il 21.12.1897. All. lett. d'auguri 1897)
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Chiede di ottenergli dalla Santa Sede la facoltà di benedire immagini, medaglie, croci e rosari con l'applicazione d'indulgenza. Invia offerta per Messe perpetue.
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Chiede il permesso di fare gli eserc. spirit. a Randazzo dal 13 al 19 settembre per poi andare a Torino dove deve sbrigare un negozio. D. Rua gli ha consigliato di chiedere al suo dir. di Loreto i soldi per il viaggio.
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Ringrazia per i 3 anni passati all'Ospizio di Roma. Sono già 2 mesi che ha ricevuto la veste. (Luogo dedotto dall'elenco dei SDB; data ricavata dal giorno d'ingresso al Noviziato dell'autore, che diventerà Vescovo nel 1937.)
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Auguri per il Natale. Ringrazia di averlo accettato a ricevere gli ordini. (Data presunta - luogo dedotto dall'elenco dei SDB. Rosso Altare Giuseppe è stato ordinato lettore il 28.01.1898.)
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Deve aspettare a fare l'ordinazione sac. per problemi col servizio militare. Vorrebbe diventare un prete come D. Terrone [v. G9950116]
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Si trova ad Alassio a fare i bagni termali. Lo informa della morte di D. Tito Tomasetti durante la messa. É intenzionato a tornare a Macerata.
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Raccomanda Mons. Masera Vicario della diocesi e loro benefattore affinché gli sia data ospitalità come rappresentante di Mons. Manacorda.
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Raccomanda un suo fratello e il Sig. Angelelli Giuseppe, musicista in cerca di lavoro
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Invia la seconda copia dell'assegno per ricevere la somma delle 33 messe. [Testo in spagnolo]
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D. Dall'Osso ha dei problemi con la giustizia militare: lo prega d'interporre a Roma i suoi buoni appoggi nelle alte sfere. Auguri per il Natale.
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Porge a lui e a tutti i superiori della casa auguri per il Natale e il Capodanno.
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Ringrazia del bene ricevuto quand'era a Roma. É spiaciuto del fatto che la sua lett. d'obbedienza è arrivata quando non era in casa. Si discolpa da accuse sulla sua condotta.
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Non possono celebrare 10 messe ogni mese per la casa di Roma: chiede questa facoltà poiché è l'unica risorsa della loro casa. Raccomanda un giovane perché sia accolto gratuitamente all'ospizio di Roma.
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Risponde alla sua richiesta di mandare a Roma la ''Biblioteca Drammatica'' dicendo che a Torino non ne hanno. Tutto quello ricevuto da D. Conelli è stato spedito a D. Laureri. (All. nota di D. Cerruti dello stesso giorno)
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Il non essere stato ammesso alla professione lo considera una grazia del Sacro Cuore, che ha posticipato tutto per farlo preparare meglio. Porge auguri per il Natale.
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Chiede di legare la sua vita coi voti alla Congregazione Salesiana: vuole riparare le colpe del passato con una vita perfetta.
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Si trova a letto per un dolore alla gamba. Il dir. D. Bianchi E. lo ha ricordato insieme a D. Terrone L. e ai ch. Caggese e Rivolta. [L'originale di questa lett. si trova in G9950116]
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Gli chiede di andare a Foglizzo dove anche D. Manassero e D. Terrone vogliono vederlo. A San Benigno desiderano la sua visita i novizi artigiani romani che si preparano a prendere i voti.
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Vorrebbe suonare il pianoforte ma il direttore non glielo permette: chiede il permesso di suonarlo almeno per mezz'ora per imparare gli esercizi insegnatigli dal ch. Grzesik F.
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Chiede dalla Santa Sede il Privilegio della Messa la Notte di Natale col permesso di far fare la comunione a una dozzina di persone.
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D. Peretti desidera portare in America i salesiani; anche lui andrebbe se non fosse per la salute. Chiede consigli spirituali. (L'autore è un coad. salesiano)
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Chiede il permesso di accompagnare i genitori a visitare Roma e il Santuario della Madonna di Pompei.
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Pensa che il S. Padre, che vuole l'unione delle chiese d'oriente, dovrebbe sapere che i SDB di Betlemme lavorano per questa unione: alcuni chierici scismatici greci ed armeni vanno a dialogare con loro. [Testo in francese]
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A nome di D. Cerruti chiede si solleciti al Min. della Pubblica Istruzione una risposta dal Provveditore degli Studi di Torino riguardo agli esami di Licenza Normale dati ad ottobrenell'Ist. di Valsalice. (All. altra lett.)
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Non trova ancora un coad. per Macerata e per Jesi. D. Rua crede che i novizi artigiani di Roma dovranno andare a S. Benigno almeno per il primo anno
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Difficoltà a trovare un confr. che sostituisca il coad. Anselmi P. nella Casa di Macerata.
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Domanda se è stato inviato qualcuno alla casa di Ermenegildo Quaranta per verificare se veramente è in gravi condizioni: i suoi parenti a S. Benigno ne dubitano.
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Ringrazia per i saluti. Chiede notizie dei suoi parenti e di altri salesiani. Gli chiede se è sempre il beniamino di Leone XIII. (L'autore è un coad. molto vicino a D. Cesare.)
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D. Cerruti domanda se sono arrivati i due attestati inviati e se sono stati presentati al Collegio dei Protonotari per l'esame di Diritto Canonico e Civile.